Competenze: esplora e sperimenta la flora; classifica le piante secondo criteri assegnati.
Conoscenze: il ciclo vitale delle piante; elementi di morfologia vegetale.
Siamo arrivati alla quinta osservazione dello sviluppo delle piante di grano nel campo vicino ad Ostra. Guardate anche i post precedenti:
ciclo vitale del grano parte 1, 2, 3 e 4.
Ecco la foto del campo, scattata oggi 23 febbraio 2014, confrontata con quella scattata un mese fa:
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23 febbraio 2014 |
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23 gennaio 2014 |
Le piantine sono più robuste e i culmi più eretti. Nell'insieme il campo appare di un verde meno intenso, venato di giallo.
In questo periodo dell'inverno è possibile che l'apice delle foglie del grano ingiallisca a causa o del freddo o di carenza di azoto.
Vediamo una piantina prelevata oggi da questo campo e confrontiamola con quella del 23 gennaio:
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23 febbraio 2014 |
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23 gennaio 2014 |
Effettivamente l'apice delle foglie più vecchie è ingiallito.
La pianta appare più vigorosa, con le radici più sviluppate, comunque poco cresciuta in altezza. L'accestimento non è aumentato.
Sono ben evidenti i due primi nodi del culmo (fusto) e l'internodo corrispondente:
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Nodi ed internodo |
Ad ogni nodo del fusto corrisponde una foglia.
Ogni nodo contiene un tessuto meristematico, formato da cellule indifferenziate capaci di riprodursi per mitosi e consentire, al momento opportuno, l'accrescimento dell' internodo sovrastante.
Le foglie sono sessili (senza picciolo) e guainanti ( alla base abbracciano il fusto):
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Foglia guainante con nervature parallelinervie |
Si vedono molto bene le nervature parallelinervie della foglia, tipiche delle piante monocotiledoni.
Anche le radici fascicolate (costituenti un fascio, cioè senza radice principale) sono tipiche delle piante monocotiledoni, come appunto il grano:
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Radice fascicolata |
Ad occhio nudo sono evidenti anche i peli radicali: